FOLIGNO – FILS: perché non si affrontano i problemi reali?

img_3162FOLIGNO – La drammatica situazione in cui versa la società partecipata del Comune di Foligno F.I.L.S. s.r.l. in liquidazione è ormai nota da tempo.

Lo scorso 13 luglio il Sindacato, preso atto che il confronto attivato da mesi con la Società ed il Comune era giunto ad un punto morto, ha chiesto l’intervento del Consiglio Comunale (Richiesta intervento al Consiglio Comunale, con sintesi richieste). Lo scorso 4 luglio il Sindacato aveva infatti formalizzato una proposta di modifica del Piano Industriale predisposto dal consulente della F.I.L.S. s.r.l. in liquidazione, Prof. Ferranti. Su tale proposta (Proposta Sindacale), che si ritiene nettamente migliorativa per i cittadini, l’Ente ed i lavoratori, la parte datoriale non ha accettato di effettuare un reale ed approfondito confronto.

Questa mattina si è tenuta presso la sede della UIL a Foligno una conferenza stampa per cercare di spiegare nel dettaglio quali siano i reali problemi che hanno portato la società F.I.L.S. alla fase di liquidazione.

Al termine della conferenza stampa è stata formalizzata l’indizione di una giornata di sciopero per il 31 luglio 2017 (Proclamazione sciopero): i lavoratori ed il sindacato vogliono un confronto serio che affronti i reali problemi della Società.

Perché anche se siamo ovviamente consapevoli che la FILS può non essere stata fino ad oggi una società modello, ha le potenzialità per diventarlo nell’immediato futuro, se solo si avrà la forza di affrontare fino in fondo i reali problemi che l’hanno condotta allo stato attuale: se così sarà, i lavoratori ed il sindacato sono, come sempre, pronti a fare la propria parte.

Se invece si proseguirà con la procedura attualmente decisa dalla Società e dal Comune (chiusura FILS, con trasferimento servizi e lavoratori a più aziende private), i cittadini:

  1. dovranno comunque accollarsi i debiti prodotti in passato (che, anche senza ricapitalizzazione, andranno comunque saldati);
  2. ma avranno servizi peggiori di quelli che può dare una società partecipata ben organizzata (cosa che si può e si deve ottenere), dovendo oltretutto sostenere costi maggiori a seguito della frammentazione dei servizi e per garantire profitto alle aziende private affidatarie.