22 giugno “nuovo codice disciplinare per gli statali”

testo unicoA volte, in momenti soprattutto di dolore, capita che ci si ferma a riflettere su quello che è e che è stato il nostro vissuto fino ad un certo punto della vita. Ci sono periodi infatti che si ha bisogno di riflettere per capire se quello che abbiamo costruito o che vogliamo costruire è conforme a quello che noi ci eravamo prefissati di raggiungere. Ultimamente è capitato anche a me e, lasciando perdere in questa sede la vita personale, mi sono trovata a ragionare sul mio lavoro che svolgo da molti anni diventando scontato, ma ragionandoci sopra così scontato non lo è!!! Sono una dipendente pubblica che dopo dieci anni di lavoro in uno studio tecnico (privato) ed una collezione di circa 11 idoneità dovute ad una infinità di concorsi pubblici sostenuti sono riuscita, diciotto anni fa, ad avere finalmente il mio badge!!!
Detto ciò quindi, quando penso alla mia vita lavorativa mi considero molto fortunata nel far parte della massa degli statali che il 27 di ogni mese (almeno fino ad ora) hanno avuto il loro stipendio assicurato, ma questo mio pensiero me ne porta subito un altro che mi fa tremendamente arrabbiare ed è rivolto ai famosi “furbetti del cartellino” che di questa fortuna se ne sono approfittati per anni.
Tutta questa premessa, anche molto (forse troppo) personale, è per arrivare a dire che il prossimo 22 giugno entrerà in vigore il nuovo codice disciplinare per gli statali. E’ arrivato il nulla osta del Consiglio dei Ministri per la riforma del pubblico impiego che porta il nome del Ministro Marianna Madia e tale riforma prevede diverse novità tra le quali:
–     Il dipendente pubblico che ottiene valutazioni negative dal suo dirigente per tre anni di fila sarà LICENZIATO. Inoltre viene ampliato il numero delle casistiche che portano al licenziamento come: assenze ingiustificate, false dichiarazioni per ottenere posti e promozioni.
–     Più opportunità per stabilizzare i “precari veterani”: verranno assunti tra il 2018 ed il 2020 coloro che hanno lavorato almeno per tre anni negli ultimi otto, anche su enti diversi. I tre anni dovranno essere maturati entro il 31 dicembre 2017. Chi ha già superato un concorso darà assunto in maniera diretta, mentre gli altri dovranno partecipare ai bandi di concorso (in virtù dell’art. 97 della Costituzione “….agli impieghi delle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge“).
–     Per quanto riguarda la retribuzione “le disposizioni di legge, regolamenti o atti amministrativi che attribuiscono incrementi retributivi non previsti da contratti cessano di avere efficacia a far data dall’entrata in vigore dal relativo rinnovo contrattuale”. I trattamenti economici, continua il decreto, “più favorevoli in godimento sono riassorbiti con le modalità e nelle misure previste dai contratti collettivi e i risparmi di spesa che ne conseguono incrementano le risorse disponibili per la contrattazione collettiva”.
Aspettando quindi il 22 giugno per vedere tutte le novità che il bel Ministro Madia ci ha riservato lancio un appello a tutti i colleghi: “ragazzi non ci approfittiamo della fortuna che abbiamo avuto nell’avere il nostro posto pubblico che ci ha permesso di crescere i nostri figli con tranquillità e portare avanti le nostre famiglie con tutte le agevolazioni che ci sono state concesse senza rinfacci o ricatti. Cerchiamo di fare sempre meglio il nostro lavoro perché siamo in tanti ed in tanti valiamo. Rispettiamo le regole e parliamone se c’è qualcosa che non troviamo giusto. Concludo citando la frase del grande ed attuale Dalai Lama: “Segui sempre le 3 “R”: Rispetto per te stesso, Rispetto per gli altri, Responsabilità per le tue azioni”.