Voucher, Uil Umbria: referendum rischioso, meglio modificare la norma

 

bendini(Avi News) – Perugia, 1 mar. – Nel 2016, in Umbria, il numero di buoni lavoro venduti ha superato di gran lunga la soglia dei 2 milioni. È questo il dato che più colpisce del quarto Rapporto Uil sui voucher pubblicato lunedì 27 febbraio. Lo studio, realizzato dal Servizio politiche attive e passive del lavoro di Uil, mette in luce un aumento esponenziale e costante del lavoro accessorio dalla sua istituzionalizzazione a oggi.  Dai 7.541 voucher venduti in Umbria nel 2008 si è passati, infatti, a toccare il picco, lo scorso anno, dei 2.243.432, con un aumento rispetto al 2015 del 22,3 per cento. Numeri che impressionano il sindacato il quale, per bocca del segretario confederale di Uil Umbria Claudio Bendini, chiede una revisione della materia. “Il rapporto che presentiamo – ha dichiarato Bendini – dimostra quanto abnorme sia stato, in questi ultimi anni, l’uso di tale strumento. I voucher devono tornare alla loro funzione originaria ed essere utilizzati esclusivamente per lavori occasionali accessori. Sollecitiamo, quindi, il parlamento a trovare subito una sintesi normativa in questa direzione”.

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